Scopri la rata

5 motivi per cui viene rifiutata una richiesta di prestito e cosa fare in caso di rifiuto

5 motivi per cui viene rifiutata una richiesta di prestito e cosa fare per evitarlo

Secondo i dati del sistema di informazioni creditizie di Crif, nel 2021 circa il 44% degli italiani aveva un prestito attivo, con una rata media mensile pro-capite di 315 €, così suddivisi per tipologia di finanziamento:

  • 50,7% prestiti finalizzati
  • 28,4% prestiti personali
  • 20,8% mutui

Sono quindi in molti gli italiani che ricorrono a un finanziamento per l'acquisto di servizi o beni. Ma come capire quali sono i motivi per cui viene rifiutata una richiesta di prestito? E dovremmo fare per evitarlo?

🎯 Vedremo insieme:

3 cose da sapere quando si richiede un prestito

Quando si parla di prestiti, occorre anzitutto distinguere tra prestito finalizzato prestito personale:

🚀 Il prestito finalizzato è un tipo di prestito legato all’acquisto di un bene presso un esercizio convenzionato e la somma richiesta viene liquidata direttamente all’esercente e non al cliente.

Un esempio classico di finanziamento finalizzato è quello relativo all’acquisto di un elettrodomestico, che viene richiesto direttamente presso il rivenditore. Sarà il rivenditore quindi a gestire la richiesta di prestito (per esempio la raccolta dei documenti necessari a istruire la pratica e a successiva trasmissione degli stessi alla società finanziaria).

🚀 Il prestito personale è un tipo di finanziamento che viene richiesto per qualsiasi necessità di acquisto, senza doverne giustificare l'utilizzo, e viene liquidato direttamente al cliente sull’IBAN indicato durante la procedura di richiesta del prestito, in caso di esito positivo della richiesta inoltrata. 

In questo caso, invece, il finanziamento richiesto non è collegato all’acquisto di uno specifico bene o servizio.

A questo punto prima di fare domanda di prestito a un istituto finanziario, occorre sapere che:

  1. Tutti gli istituti finanziari effettuano delle verifiche sull'affidabilità creditizia del richiedente, tramite la consultazione dei SIC, i Sistemi di Informazione Creditizia;
  2. Il proprio reddito e la propria situazione lavorativa  sono spesso fattori determinanti nell'accettazione della domanda di prestito;
  3. Occorre avere a disposizione alcuni documenti come la propria busta paga e l'estratto conto bancario per garantire la propria capacità di rimborso della somma di denaro richiesta e degli interessi ad essa applicati.

💡 Vuoi saperne di più sulla differenza tra prestito personale e finalizzato? Consulta la nostra guida su cosa sono e come funzionano i prestiti personali.

I 5 motivi più comuni per cui una richiesta di prestito può essere rifiutata

1. Reddito insufficiente

È il caso in cui la situazione patrimoniale o il reddito del richiedente risultano essere insufficienti a garantire il risarcimento dell'importo richiesto e degli interessi maturati. Anche nel caso di una buona stabilità contrattuale, infatti, reddito una copertura tale da permettere una restituzione certa del proprio credito ed interessi.

solitamente le banche ritengono affidabile un pagatore quando il rapporto tra rata del prestito e reddito non supera un terzo dell’introito mensile.

2. Situazione lavorativa precaria

Purtroppo non tutte le situazioni lavorative garantiscono l'accettazione di una domanda di prestito. Una persona senza lavoro o con una situazione lavorativa precaria - per esempio un contratto a tempo determinato quasi in scadenza - potrebbero non avere le condizioni che dimostrino la capacità di onorare il debito.

Per alcuni istituti finanziari, inoltre, anche lo status di pensionato potrebbe essere valutato con attenzione se vengono posti dei limiti di età per il richiedente del prestito: ad esempio se l'istituto ha posto un limite di 72 anni di età per chi fa domanda di prestito - limite che deve essere valido al momento della richiesta e per tutta la durata del finanziamento - e il richiedente ha un'età di 68 anni e chiede un prestito con durata di 6 anni.

3. Posizione nei SIC con una o più problematiche

Gli istituti finanziari possono consultare delle banche dati, pubbliche e private, da cui possono essere tratte alcune informazioni relative al merito creditizio del richiedente, ovvero il valore sul quale si basa la propria affidabilità creditizia e che viene determinato tenendo conto di:

  • elementi di merito, come la puntualità dei pagamenti;
  • elementi di demerito, come eventuali insolvenze. 

La presenza del richiedente nell’elenco del cattivi pagatori condiviso dalle Centrali Rischi, ad esempio, è uno degli elementi più influenti tra le motivazioni di rifiuto degli istituti finanziari. Questo tipo di status riportati nei SIC hanno comunque una durata di "segnalazione"  specifica in base alla gravità del mancato adempimento: se si tratta di una o due rate non pagate e poi regolarmente saldate, sulle banche dati tali informazioni saranno presenti per circa un anno.

Scopri che cosa sono i SIC, i Sistemi di Informazione Creditizia nel prossimo paragrafo.

4. Sovraindebitamento/Altre richieste in corso

Nel caso in cui risultino esserci già altri finanziamenti in corso che possono causare una situazione di sovraindebitamento, uno sforamento della propria capacità di restituzione del finanziamento. 

In alcuni casi, infatti, anche di fronte di una condizione lavorativa e reddituale ottimale e all'assenza di segnalazioni nelle banche dati, il prestito potrebbe essere rifiutato per la presenza di un numero di finanziamenti in corso reputato eccessivo .

Un altro possibile motivo di rifiuto è legato alla possibilità di aver effettuato più richieste di prestito a più istituti di credito o finanziarie contemporaneamente.

5. Rifiuto per altra richiesta effettuata nei 90 giorni precedenti

Nel caso di una precedente richiesta di prestito avvenuta con un altro istituto finanziario e che sia stata rifiutata, l'informazione viene conservata negli elenchi Sic per 90 giorni. Alcuni istituti finanziari potrebbero quindi rifiutare la propria domanda di prestito sulla base di quest'informazione.

Altre casistiche (più rare)

In alcuni casi poi, il rifiuto potrebbe avvenire anche a causa di:

  • Mancanza di informazioni relativa al richiedente: il caso più comune è se non è mai stato richiesto un prestito in precedenza, e non ci sono quindi dati nei database dei Sistemi di Informazione Creditizia. II finanziamento potrebbe quindi essere rifiutato perché sono del tutto assenti le informazioni sul merito creditizio del cliente, e l'istituto finanziario non è in grado di verificarne l’affidabilità. In questo caso molto incide sul rifiuto il totale dell'importo richiesto e del periodo selezionato per la restituzione del credito;
  • Problemi con il garante: sia nel caso in cui venga presentato in garante inadatto a coprire i debiti del richiedente in caso di inadempienza di quest'ultimo, sia nel caso in cui pur essendo un buon pagatore, il richiedente del prestito abbia in precedenza firmato in qualità di garante a favore di un finanziamento intestato a una terza persona che però non ha versato regolarmente le rate.

Che cosa sono i SIC - Sistemi di Informazione Creditizia?

I Sistemi di Informazioni Creditizie (SIC) - chiamati anche credit bureau - sono database privati contenenti informazioni sulla posizione creditizia dei soggetti beneficiari di un finanziamento. 

Vengono quindi registrati i dati, sia positivi che negativi, relativi ai propri prestiti personali, finanziamenti finalizzati, scoperti di conto, mutui, carte di credito, eventuali richieste di prestito rifiutate, etc., con lo scopo di tenere traccia dello storico dei clienti che richiedono credito presso istituti di credito e finanziari e valutarne così l’affidabilità creditizia.

Le società che aderiscono ai SIC possono consultare le informazioni di cui sopra solo per:

  • finalità collegate alla corretta misurazione del merito e del rischio creditizio
  • la corretta valutazione dell’affidabilità e della puntualità dei pagamenti dell’interessato
  • la prevenzione del rischio di frode (inclusa la prevenzione del rischio del furto di identità)

I dati relativi a prestiti e finanziamenti presenti nei sistemi di informazioni creditizie vengono cancellati automaticamente, senza bisogno di richieste specifiche. I tempi di cancellazione sono stabiliti dal Codice di Condotta emanato dal Garante per la Protezione dei Dati Personali (GPDP) e cambiano in base al tipo di dato.

A titolo esemplificativo, in caso di finanziamento richiesto ed in corso di valutazione​ il dato viene cancellato dopo 180 giorni dalla data richiesta, mentre per richieste di finanziamento rinunciate/rifiutate dopo ​90 giorni dalla data di aggiornamento con l'esito di rinuncia/rifiuto.

Cosa fare in caso di rifiuto di una richiesta di prestito

Nel caso in cui la propria domanda di prestito non fosse accolta, l'eventuale soluzione dipende dalle motivazioni che hanno indotto l'istituto finanziario a rifiutare la richiesta:

  • Rifiuto in caso di reddito troppo basso: si può provare a cambiare l'importo richiesto - solitamente gli istituti finanziari non concedono finanziamenti che vadano a incidere per oltre il 30% della propria capacità di indebitamento - oppure allungare la durata del finanziamento, abbassando così la rata mensile.

😍 Sulla base delle informazioni che riceviamo durante la richiesta di prestito, in ConTe.it prestiti cerchiamo di offrire le tre soluzioni di prestito migliori, proponendo le diverse tempistiche per la restituzione del prestito che meglio si adattano alle capacità di rimborso dei nostri clienti.

  • Rifiuto per responso negativo SIC: se la domanda di credito viene rifiutata sulla base della consultazione di una banca dati, il consumatore ha il diritto di esserne informato immediatamente e gratuitamente, con l’indicazione della banca dati interrogata e del risultato della consultazione. Una volta conosciuto il motivo, per esempio, se il finanziamento fosse stato rifiutato sulla base di uno status di cattivo pagatore, nel caso si sia risolta la propria posizione dopo circa un anno si può ritentare con una nuova richiesta di prestito per ricevere un esito diverso;

  • Rifiuto per sovraindebitamento: prima di inoltrare una nuova richiesta di prestito meglio assicurarsi di non sforare la già citata soglia del 30% della propria capacità di indebitamento o che nel frattempo siano terminato/i gli altri finanziamenti già in corso;

  • Rifiuto in caso di richiesta precedente già rigettata: a fronte di un rifiuto ottenuto, prima di inoltrare una nuova domanda, meglio aspettare almeno 90 giorni prima di inoltrare una nuova richiesta di prestito, in modo che tale informazione sia stata cancellata dai database.

Calcola la rata per il tuo prestito personale

E tu? Vorresti avere un prestito personale per realizzare il tuo progetto e pensi di avere i requisiti necessari chiedere il tuo finanziamento?

Bastano pochi click per approfittare di tutta la convenienza di 👉 ConTe.it Prestiti grazie alla nostra piattaforma:
 
📲 100% Digital

🚀Esito veloce

🔒 Sicura